Magic

Commander, the story so far

Se Magic the Gathering si trova sulla cresta dell’onda da 25 anni lo si deve sicuramente alla sua varietà, sia nel poter affrontare le sfide ogni volta in maniera differente sia nel creare nuove sfide. Proprio una di queste, il Commander, è una modalità nata dai giocatori per i giocatori, che piano piano ha preso sempre più piede venendo riconosciuta ufficialmente anche dalla Wizards of the Coast con prodotti interamente dedicati.

Il Commander è un formato definito Casual, per partite tra amici, in cui ogni giocatore utilizza un mazzo da 99 carte, ciascuna in singola copia (terre base a parte), e una creatura leggendaria destinata ad essere il comandante del mazzo (per le regole complete vi rimandiamo alla pagina ufficiale della Wizards). Questo formato era precedentemente conosciuto con il nome di Elder Dragon Highlander ed è molto più antico di quanto possiate immaginare.

Le origini dell’EDH risalgono addirittura al 1996: nell’edizione di Luglio del magazine ufficiale di Wizards of che Coast, The Duelist, un certo Jesus M. Lopez scrive un trafiletto in cui descrive una modalità di gioco che ha portato avanti con il suo gruppo di amici e lo chiama Elder Dragon Highlander Wars. Questa variante al tempo prevedeva l’utilizzo dei soli cinque draghi leggendari di Legends e la composizione del mazzo era leggermente diversa da quella odierna, ma lo spirito era già avanti con i tempi. Lo stesso Lopez infatti chiarisce la sua scelta con queste parole: “Il torneo di Magic, sebbene avvincente, è così spietato che l’aspetto visivo di vedere belle carte in gioco viene sempre meno”. Suona familiare?

 

Fu poi Sheldon Menery, Judge di Magic e spesso indicato come il padrino dell’EDH, a dare maggior respiro al formato e farlo conoscere ad un pubblico più vasto. 

Nel 2002, Menery viene introdotto a questo formato da amici in Alaska. Rimane così intrigato che continua a pensare a come ottimizzarlo in ogni momento, anche durante i tornei. Tanto è che l’EDH veniva giocato dagli arbitri tra un turno e l’altro dei tornei di Magic del tempo.

“Avevamo finito la giornata (nda: di arbitraggio)”, racconta Menery in una sua intervista proprio per la Wizards “pensavamo solo a prendere qualcosa ‘a portar via’, a sederci, ancora con la divisa da judge, agli stessi tavoli dove poche ore prima si giocava il Pro Tour e a fare qualche partita a questa nuova modalità. Alcune volte le hall dove si svolgevano i tornei venivano chiuse, a noi non importava. Tornavamo in albergo, giocavamo nella reception, al bar, dove capitava. Tavoli da 3,4 o 6 giocatori… era come il selvaggio West!”

Fu questo gran successo che portò l’EDH a crescere in fama e in numero di giocatori e gran parte delle caratteristiche attuali del formato risalgono a quegli anni e alle scelte di Menery.

L’anno della consacrazione però fu il 2005, quando ad uno dei tavoli di EDH si presentò anche Scott Larabee, Manager della Wizards of the Coast che si occupava della gestione dei Pro Tour.

Il primo approccio di Larabee fu scettico, ma Menery colse la palla al balzo: “Gli prestai uno dei miei mazzi”, racconta Sheldon “gli dissi, prendi il mio Lord of Tresserhorn! Lui mi rispose che era una cartaccia del set alleanze e io gli risposi, certo presta solo attenzione”. 

Già nel 2005 l’effetto nostalgia era forte nei giocatori di Magic e giocare vecchie carte, anni prima giudicate non competitive, sotto una nuova luce convinse anche Larabee della qualità del formato. Dopo quel Pro Tour, il manager portò l’idea dell’EDH con sé a Seattle, alla sede principale della Wizards of the Coast.

Nel frattempo Menery, insieme ad altri due judge (Gavin Duggan e Duncan McGregor), fece un passo in avanti ulteriore e nel 2006 codificò ufficialmente le regole dell’EDH, per come le conosciamo oggi, e creò un sito di riferimento per tutti i giocatori. Successivamente, grazie alla leva interna alla Wizards nella persona di Larabee, nel 2011 il formato fu ufficialmente riconosciuto e supportato dalla casa madre, cambiando in nome in Commander e lanciando la prima serie di prodotti specifici per esso.

Nel 2020, possiamo dire che il Commander è ufficialmente maggiorenne e tra tutti i formati di Magic è quello che al momento sembra più in salute e che ancora oggi riesce ad attirare sia nuovi che vecchi giocatori ai quali scappa spesso un sorriso nel veder giocare carte di nicchia che normalmente sarebbero rimaste nei raccoglitori.

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